Dare il meglio di sé anche nei momenti di difficoltà
Nei momenti di difficoltà gli uomini e le donne di valore danno il meglio di sé. Nei momenti di difficoltà gli ideali rotariani del servire al di sopra di ogni interesse personale si riaffermano in modo netto e inequivocabile. Ci sono stati pochi eventi nella storia recente che hanno cambiato la nostra vita in modo così improvviso e così radicale come la pandemia da Covid-19. Il virus ci ha colpito nei primi mesi del 2020 e ancora oggi, a distanza di oltre due anni, non ci ha definitivamente abbandonato. A partire da quel fatidico 18 febbraio 2020, giorno in cui è stato individuato il “paziente 1” all’ospedale di Codogno, dall’oggi al domani ci siamo trovati isolati in casa, privati della compagnia di parenti e amici, di quella socialità che caratterizza il nostro essere donne e uomini. All’impatto ne ha risentito anche la nostra vita rotariana e quella dei club del Distretto. Abbiamo dovuto inventare nuovi modi per ritrovarci e per portare avanti le attività di servizio, a fronte di bisogni che, per contro, erano sempre più gravi e urgenti. È proprio in questo frangente che la resilienza e la vocazione al servire rotariano si sono manifestate chiaramente in più luoghi e in diversi modi, a livello distrettuale e da parte dei club e dei singoli soci. In tutto questo non c’è esempio più fulgido della partecipazione dei volontari rotariani del Distretto 2050 all’iniziativa “We Stop Covid”. Il Rotary si è attivato per questa emergenza e ha mostrato, ancora una volta, di cosa è capace, o meglio, di cosa sono capaci le rotariane e i rotariani che ne fanno parte. Non appena la scienza, con uno sforzo che ha del prodigioso, ha messo a disposizione i primi vaccini, abbiamo offerto il nostro supporto alle Istituzioni pubbliche, in questo gigantesco sforzo collettivo. La campagna di immunizzazione ci ha portato oggi a una delle più alte percentuali di vaccinati a livello europeo. È doveroso ricordare questo impegno, e soprattutto ricordarlo nel tempo. Per questo motivo il Distretto 2050 ha voluto raccontare e celebrare questo sforzo con una pubblicazione che fornisce la testimonianza di come, in tante aree del nostro Distretto, da Pavia a Mantova, da Piacenza a Lodi, da Cremona fino a Brescia, una delle più colpite a livello nazionale, i club si sono attivati. Numerosi club hanno siglato convenzioni, non senza difficoltà, con le Aziende Socio Sanitarie territoriali per dare vita a linee vaccinali autonome o inserite nei vari hub preesistenti, nelle quali centinaia di volontari rotariani hanno operato come medici, infermieri e come personale amministrativo. Tutti sono stati di supporto accettando senza timori e ritrosie questa sfida, e mettendosi a disposizione delle comunità. Questo service racconta anche la “Storia di storie di impegno rotariano”: una collezione delle loro esperienze individuali, dei pensieri, dei sentimenti, delle paure e delle emozioni che un evento epocale, come quello vissuto, ha trasmesso e lasciato in ognuno. Dall’ascolto delle loro testimonianze viene trasmesso un affresco di quanto ciascuno individualmente e tutti collettivamente hanno saputo fare. Ed è anche un modo per ringraziare tutti loro e per rendere omaggio a quanto, come rotariane e rotariani e come persone, hanno saputo fare per cambiare vite. La realizzazione e la stampa del libro, curata dal Distretto, è un service nel service e rappresenta il suggello finale di questo incredibile sforzo rotariano collettivo.
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