I progetti di un Distretto fattivo e appassionato
– A cura di Orazio Agrò
L’Anno Rotariano 2022/2023 segna una coincidenza straordinaria: per la prima volta, il Rotary ha un Presidente Internazionale donna e per il Distretto 2110 un Governatore al di sotto dei 50 anni!
Un momento storico per un’intera generazione, figlia del nostro Distretto, che è cresciuta attraverso quelli che sono stati, per anni, i programmi rivolti alle giovani generazioni del Rotary: Interact, Rotaract e RYLA.
Durante i mesi di preparazione, ho provato a immaginare come il nostro anno potesse essere attrattivo rispettando la tradizione attraverso la continuità e perseguendo l’innovazione.
La continuità e l’innovazione non possono non considerare la diversità, che per noi rappresenta uno dei valori fondamentali del Rotary.
Abbiamo iniziato con la composizione dello staff e della squadra distrettuale, ponendo particolare attenzione alle nostre socie e ai nostri ragazzi del Rotaract, inserendoli nelle posizioni apicali.
La nostra mission è rappresentata dal cercare di attrarre queste fasce di età, rafforzando la collaborazione con gli ordini professionali, con le associazioni di categoria e in generale con il mondo dei professionisti che svolgono la loro attività nelle comunità dove incidiamo.
Sarà necessario trovare anche un punto di sintesi nel rapporto con i nostri ragazzi del Rotaract: non solo rimanere al loro fianco percorrendo insieme la strada del service, ma cercare di rappresentare un modello da seguire e imitare. Quindi l’effettivo è uno dei focus dell’anno, con l’obiettivo di rafforzare i club esistenti.
È importante non perdere i neoentrati o soci storici. Questi ultimi rappresentano la nostra struttura essendo, nella maggior parte dei casi, già formati, ed è nostra cura evitare di farli sentire esclusi. Per raggiungere tale obiettivo abbiamo creato il Progetto Network Rotariano che ha permesso attraverso la registrazione volontaria dei soci in un apposito database, di conoscere realmente le professionalità e gli incarichi extra rotariani (politici, in associazioni di categorie, in altre associazioni, le passioni…) presenti nei nostri club, consentendoci una composizione dell’organigramma per competenze e merito dove tutti i rotariani volenterosi hanno potuto candidarsi a ricoprire il ruolo più adatto alle loro caratteristiche.
In questo modo abbiamo anche popolato la nostra Banca del Tempo con ben 1.410 rotariani volontari che hanno offerto il loro tempo per poter svolgere le attività del progetto principale dell’anno, Le Case di Paul Harris.
Le Case di Paul Harris consentono alle migliaia di soci, professionisti rotariani e non, di avere un luogo che possa identificare il concetto di servire al di sopra di ogni interesse personale. Per i cittadini svantaggiati o che non possono avere accesso autonomamente a tali servizi, diventeranno dei luoghi dove poter trovare conforto e aiuto. Ad oggi contiamo ben 54 strutture (mobili e fisse) dove realizzare il nostro service in favore delle comunità maggiormente bisognose. Non si tratterà solamente di ambito sanitario ma anche ambientale (ospedali del mare, orti solidali, sensibilizzazione nelle scuole, “Flavofish” per combattere la plastica…), culturale (scuole di musica, teatro, alfabetizzazione…), legalità (un’ora di legalità nelle scuole, per i più piccoli il progetto “Ti spiego le tasse”…), sociale (mensa solidale, farmacia solidale, supermercato solidale, iniziative per i giovani in difficoltà, iniziative sportive paraolimpiche…) e tantissime altre attività necessarie per i territori dove insistono i nostri club.
Durante i mesi estivi è partita anche la campagna di promozione del nostro libro Castelli di Sicilia e Malta, con l’intento di raccontare la Sicilia e Malta attraverso la storia e le immagini dei luoghi più significativi, teatri di vita e cultura, che hanno resistito all’azione del tempo ma, a volte, anche dell’incuria di chi avrebbe dovuto preservarli, ma soprattutto attirare l’attenzione delle comunità locali e nazionali, organizzare eventi e sensibilizzare le autorità preposte a porre la giusta attenzione sui nostri territori.
Tantissimi sono i progetti che i presidenti con i loro club hanno posto in essere in questi primi giorni e mi rendono orgoglioso di poter servire il Rotary alla guida di un Distretto fattivo e appassionato.Viva il Rotary!