Dalla ricostruzione post-terremoto in Haiti alla fornitura di acqua in Perù e Tanzania
– A cura di Eugenio Sorrentino
Il programma Aquaplus, varato dai Distretti 2041 e 2042, ha dimostrato come si possa intervenire concretamente ed efficacemente per rispondere al fabbisogno idrico in aree remote, non raggiunte dai serviti di distribuzione dell’acqua, e ancor più in quelle depresse.
Il progetto pilota Haiti, Paese che ricordiamo fu colpito da un violento terremoto che distrusse vite e infrastrutture primarie, ha rappresentato il primo impegno su vasta scala. Un progetto che ha responsabilizzato la popolazione al corretto utilizzo dell’acqua e alla produzione di alimenti che sappiano integrare e arricchire la dieta dei residenti. Nel caso specifico, l’intervento ha riguardato una zona agricola di circa 10.000 abitanti nel comune di Torbeck, nel sud dell’isola. Pure in presenza di acqua, la comunità era incapace di utilizzarla efficacemente, sia per fini prettamente domestici, sia per fini agricoli. Così, a partire dai primi mesi successivi il devastante sisma del gennaio del 2010, si è lavorato affinché si ricostruisse e ampliasse l’acquedotto, stabilizzandone la sorgente e costruendo un’infrastruttura solida nel tempo, implementando le fontane e i punti di accesso alla rete idrica. Il progetto haitiano si è evoluto, portando all’implementazione e creazione di orti familiari, a culture differenziate per ottenere un’alimentazione sana e completa, anche sotto il punto di vista nutrizionale.
Uno dei progetti giunti a buon fine è quello che ha visto il Rotary Club Como realizzare un impianto per la fornitura di acqua potabile idonea al consumo a tutta la popolazione dell’insediamento di Las Flores nella zona del Tangay, in Perù. Progetto iniziato con la perforazione di un pozzo tubolare per attingere a una falda mediante un sistema di pompaggio elettrico, in un luogo di cui lo studio idrogeologico ha dimostrato la presenza di acqua. Allo stesso tempo, è stato costruito un serbatoio nella zona alta del Paese, per conservare e depurare l’acqua, provvedendo a installare tubazioni dal pozzo al serbatoio e tubi di distribuzione dal serbatoio a tutte le case, dotate di un contatore per misurare i consumi di ogni abitazione. Il Rotary non si è limitato all’infrastruttura idrica, ma ha promosso la formazione di un consiglio amministrativo per i servizi igienici e sanitari, per sensibilizzare la popolazione e i leader sull’uso responsabile dell’acqua, sulle tecniche di lavaggio delle mani e su altre norme igieniche. L’insediamento di Las Flores si trova in una zona rurale e i suoi abitanti lavorano principalmente nei campi, in attività agricole, su terreni vicini. Prima dell’intervento del Rotary, la comunità utilizzava l’acqua proveniente dal canale di irrigazione agricola, che durante la stagione delle piogge è nera e non idonea al consumo.
Non va dimenticato ilcompletamento del Global Grant dedicato alla Tanzania, partito a luglio 2019, con un budget di spesa di 140.000 dollari a beneficio di due villaggi. A conclusione della Fase 1 del progetto, a cui ha contribuito economicamente l’Associazione Edodé Onlus di Damaso (Como) e la KSB Italia per la fornitura di pompe, la disponibilità di acqua potabile ha raggiunto circa 8.000 persone. Particolarmente apprezzata la raccolta fondi effettuata dall’Interact Bergamo. L’infrastruttura completa (valore di realizzazione circa 320.000 dollari) è stata donata al MAKIP, comitato già costituito da 10 persone dei due villaggi, sotto la supervisione del Rotary Club Dar Es Salaam Nord e del RUWASA (dipartimento gestione acqua del Distretto di Mkuranga, la regione che comprende i due villaggi interessati da questo progetto Aquaplus). La Fase 2 del progetto ha riguardato invece lo sviluppo delle pratiche agricole, incentrate su coltivazione, trasformazione e vendita degli anacardi, che rappresentano una delle principali risorse economiche della Tanzania.
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