Un anno di amicizia che ha incoraggiato l’impegno preso
– A cura di Roberto Lucarelli
L’amicizia, intesa come condivisione di intenti e senso di appartenenza, è uno dei capisaldi del Rotary, e la stessa franca amicizia è stato il sentimento che mi hanno fatto sentire i rotariani del Distretto nel corso dei nostri incontri. Fin da subito questo legame mi ha incoraggiato a superare le apprensioni iniziali nel dover trasmettere a tutti il messaggio del Presidente Internazionale adattandone il contenuto alle realtà locali e alle caratteristiche delle varie compagini. Il riscontro in termini attività di servizio è stato di elevatissima qualità e quantità: averne potuto condividere in diverse occasioni i risultati raggiunti mi ha fatto sentire orgoglioso dei club del Distretto, impegnati con grande determinazione nell’indirizzo umanitario.
In comunione di intenti con il Rotaract e con l’Interact abbiamo riservato grande attenzione alle giovani generazioni: per ognuna di esse il riscontro è risultato sempre superiore anche alle più ottimistiche previsioni. Lo Scambio Giovani ha incrementato i propri volumi sia di inbound, sia di outbound, mentre nel settore della formazione RYPEN per i più piccoli e RYLA per i maggiorenni hanno riscosso un meritato successo di partecipazione e di qualità offerta. Per non parlare del Rotary Campus Noli, un pilastro del nostro prendersi cura di ragazzi con disabilità mentali, sollevando per una settimana le loro famiglie. L’assiduità nel servizio di Commissioni e Sottocommissioni ha consentito di raggiungere obiettivi di assoluta primarietà quantitativa e qualitativa. Di tutto questo impegno è stata data diffusa informazione sui canali interni, così come sui mezzi esterni di comunicazione, grazie alla continua collaborazione con la Commissione Immagine Pubblica, che anche quest’anno, e forse con ancor maggior determinazione, ha cercato di trovare percorsi efficaci e innovativi.
Particolare rilievo è stato attribuito al Centenario del Rotary in Italia, presentando a Milano, sede della celebrazione, il service portato avanti con il Distretto 2032, Oltre l’Accademia, le cui parole chiave sono Giovani, Lavoro, Ambiente. Contemporaneamente si è offerta a tutti i club (che hanno risposto con enorme entusiasmo) l’opportunità di sostenere il service destinato alla Fondazione Forma, che, presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, ha introdotto la Pet Therapyall’interno dei reparti di cura dei piccoli ricoverati. Sotto la cura del Distretto è stata poi data attuazione a tutti i richiami specifici del Rotary International: seminari specifici sono stati dedicati ai disturbi della salute mentale, così come alle problematiche strutturali e climatiche dell’ambiente, con l’intervento di specialisti di assoluta eccellenza e di personalità politiche che ne hanno decretato il completo successo. La collaborazione con la Rotary Foundation è stata determinante per mantenere un elevato standard quantitativo e qualitativo del nostro operato, sia sul territorio, sia in Paesi cronicamente afflitti da crisi umanitaria. Tramite la stretta connessione con alcuni Comitati Interpaese (quello con la Francia a nostra presidenza per esempio) hanno consentito la progettazione di interventi di Global Grant con carattere di reciprocità. Continuo sostegno è stato poi assicurato a Casa Maria in Kenya, altro fiore all’occhiellodel nostro Distretto. Sono poi particolarmente soddisfatto della partecipazione dei club nel campo del sostegno alla cultura e alla conservazione del nostro patrimonio artistico (indirizzo da considerarsi collegato a tutto il lavoro indotto che tali interventi suscitano).
Il Forum Legalitàe Cultura dell’Etica ha scelto Torino per la consegna dei premi e questo è motivo di grande soddisfazione per me: la cerimonia è stata un successo di partecipazione, così come lo spettacolo Luce in Sala al Teatro Alfieri per la raccolta fondi destinati al restauro di una stele della collezione del Museo Egizio di Torino, consegnati il 4 maggio proprio in occasione del Secondo Centenario dalla fondazione. Il seminario sulla salute mentale si è svolto al Teatro Vivaldi presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, alla quale è stata fatta una donazione per il restauro di una copia cinquecentesca del Decameron di Giovanni Boccaccio, lì conservata e usurata dal tempo. Un Anno Rotariano di grandi soddisfazioni, dunque, che mi incoraggiano a proseguire con rinnovato vigore i miei impegni di servizio.
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