I volti della professionalità: spazio all’impegno dei soci rotariani nel mese dell’azione professionale.
Come si presenterebbe?
Mi chiamo Livan Fratini, ho 49 anni e insegno Tecnologie e Sistemi di Lavorazione all’Università di Palermo. Dal 1° novembre 2018 ricopro il ruolo di Prorettore alla Ricerca ed alla Terza Missione e adoro il mio lavoro! Dopo un trascorso rotaractiano, dal 2001 sono socio del RC Palermo Est nel Distretto 2110 Sicilia e Malta.
Che cosa si intende per Tecnologie e Sistemi di Lavorazione? Cosa è la Terza Missione?
Mi occupo di tutto ciò che è produzione manifatturiera che considero il fondamento dell’economia di un Sistema Paese, soprattutto nel caso italiano in cui il tessuto imprenditoriale è principalmente basato sulle piccole e medie imprese manifatturiere. La Terza Missione è il travaso delle conoscenze e delle attività di un’Università nel territorio: comprende le attività di valorizzazione dei prodotti della ricerca scientifica (conoscenze, brevetti, spin-off…) ma anche quelle del cosiddetto public engagement, cioè l’animazione e lo sviluppo del territorio da un punto di vista culturale, la condivisione con la società di tutto ciò che oggetto di sviluppo della conoscenza presso un’Università, in ogni campo.
Come si declinano i valori e l’etica del Rotary nella sua attività lavorativa?
L’obiettivo di chi insegna, anche nei percorsi universitari, non è quello semplicemente di “riempire dei vasi” con nozioni e conoscenze, ma è quello di “accendere delle lampade” e questo in una regione del meridione d’Italia è ancora più vero e importante. Insegnando materie nei corsi di Ingegneria da circa 20 anni non ho mai contato i 30 e lode agli esami, ma invece quanti dei miei ex-studenti o addirittura tesisti abbiano fatto impresa in Sicilia, quanti abbiano contribuito allo sviluppo del territorio locale. Vivo quotidianamente sforzandomi di applicare e sviluppare l’azione professionale del Rotary con l’obiettivo di mettere a sistema gli sforzi di chi mira a sviluppare relazioni interpersonali e migliorare le comunità attraverso lo sviluppo e l’avanzamento delle competenze. Fornire la formazione per consentire migliori opportunità professionali mi sembra un target del tutto rotariano.
Come si può sviluppare un territorio dal suo punto di vista?
Ad esempio, incrementando lo spirito di autoimprenditorialità dei giovani, dimostrando e testimoniando con casi concreti che si può fare impresa nel Sud d’Italia; allo stesso tempo mettendo a sistema domanda e offerta di professionalità nel territorio. Una parte dell’attività di Terza Missione è proprio rivolta a queste tematiche.
Riesce ad attuare questa attività anche attraverso il Rotary?
Quest’anno, grazie all’iniziativa del Distretto 2110, con il Governatore Valerio Cimino coordino la Commissione Virgilio Lab 2110, che si pone come obiettivo il mettere in atto azioni di sensibilizzazione all’imprenditoria giovanile che possano essere intraprese nei singoli club. Abbiamo attivato il censimento delle attività imprenditoriali dei soci dei Rotary Club del Distretto, la realizzazione di interviste video a imprenditori rotariani che possano testimoniare la loro attività e i loro sforzi quotidiani ma anche i loro successi, la promozione presso i Rotaract Club e presso le Università siciliane e della Repubblica di Malta delle opportunità di tirocinio presso le aziende censite, la realizzazione di corsi di autoimprenditorialità.
La Commissione si pone come obiettivo anche attività per la creazione e il sostegno di start-up con una fase di scouting condotta dai singoli club per l’individuazione di un’idea imprenditoriale che si intende sostenere sino alla realizzazione di una start-up.