Il piacere di ritrovarsi nel secondo mandato da Governatore
Intervista a Fernando Damiani
Fernando Damiani non ha dubbi. Il suo secondo mandato di Governatore, che si è chiuso pochi giorni fa con il passaggio del collare a Pietro Belli, è stato esaltante e con un bilancio estremamente positivo. Il Congresso di Massa Marittima, oltre all’elevato valore dei relatori, ha confermato la nutrita presenza di rotariani trascinati dall’entusiasmo che ha caratterizzato tutto l’anno di Damiani. Eppure, all’inizio non erano mancati i timori di non riuscire a trovare la stessa energia e le emozioni della prima volta. Invece, questa volta l’entusiasmo è stato addirittura maggiore rispetto a due anni fa. I Club lo hanno chiaramente avvertito, facendo rimarcare una presenza numerosa di tanti soci alle riunioni distrettuali come non avveniva da anni. Ma ci sono stati anche altri aspetti non affatto secondari: «Vorrei sottolineare – afferma Damiani – le attenzioni con cui sono stati seguiti i videomessaggi e le lettere mensili».
«Sia ai seminari che ai miei incontri nei Club ho sempre detto di tornare a casa e parlare di Rotary in famiglia, dire quello che abbiamo discusso e i tanti progetti che realizziamo. Così si diffonde la magia della nostra Associazione. Personalmente devo dire che il Rotary mi ha dato tanto: avevo un grosso debito dopo il primo anno di Governatore e ora questo debito è aumentato in maniera esponenziale, perché ho potuto cogliere e valorizzare degli aspetti che non ero riuscito a evidenziare l’altra volta». Damiani vuole sottolineare come un normale socio rotariano può fare un salto di qualità: «È quando una persona accetta di fare il Presidente, perché così può meglio conoscere e approfondire il meraviglioso mondo Rotary. Fare il Governatore poi è ancora qualcosa di più. Nelle riunioni distrettuali e nelle visite ai Club – afferma ancora Damiani – ho sempre esordito con la canzone Image, dove John Lennon dice “pensate che sono un sognatore ma non sono il solo”. Per fare un grande Rotary dobbiamo sognare tutti insieme, bisogna avere una visione futura di quello che è il Rotary e dobbiamo essere vicini alla nostra società. Questo è un appello che lancio con tanta passione perché́ ora più che mai bisogna dare un contributo alle nostre città, alle nostre amministrazioni, bisogna far sentire che il Rotary è vicino. Ho sempre invitato i Presidenti e i Club a essere vicini alle istituzioni e da parte loro abbiamo avuto molteplici riscontri di quanto la nostra azione sia importante per le nostre comunità. Il Rotary fa davvero la differenza. Io credo che dobbiamo essere orgogliosi di quello che facciamo e invece spesso vedo che ci manca il senso di appartenenza. Noi dobbiamo sentire forte il piacere di dire ad alta voce “Sono rotariano” in famiglia, ma anche nell’ambiente di lavoro e di svago. Parliamo troppo poco di Rotary con persone non rotariane. Dobbiamo portare nella società il Rotary e avere visione aperta e al servizio della comunità. Abbiamo tante eccellenze nei nostri club che possono dare il loro contributo, ma se restano nascoste e questo è sbagliato. Dobbiamo essere soggetti attivi». Aggiunge ancora Damiani: «Questo è il massaggio che dobbiamo trasmettere: un messaggio di condivisione. Condividere con tutti i nostri soci quello che vogliamo trasmette e dare continuità negli anni perché una ruota è fatta di tanti denti che si susseguono uno dietro all’ altro e non possiamo pensare che finito il nostro periodo si interrompa qualcosa, anzi il Rotary è un ingranaggio che deve girare e ci deve essere sempre la massima continuità. La condivisione riguarda anche quella tra Distretto e club e quella dei vari club tra loro. Per me è stato un piacere avere condiviso con molti club il progetto Rise against hunger al suo secondo anno. Credo che in futuro questa iniziativa dovrebbe essere declinata in ambito territoriale con 4-5 manifestazioni da realizzarsi in contemporanea in Toscana per raggiungere risultati ancora più importanti».
Infine va evidenziato il successo del RYLA Junior Nazionale, che ha portato oltre 50 giovani provenienti da vari Distretti italiani in Toscana, e del RYLA tradizionale effettuato insieme al Distretto 2072 dedicato quest’anno al tema dell’intelligenza artificiale. Bisogna essere bravi a individuare i giovani che saranno futuri bravi rotariani. Anche se non hanno ancora un ruolo apicale nella loro carriera, già molti dimostrano che possono coniugare alle doti professionali grandi valori umani. Splendido il rapporto con il Rotaract e il sostegno fornito ragazzi dell’Interact. «Penso – conclude il Governatore Damiani – di lasciare un’eredità importante per i miei successori, soprattutto all’insegna dell’armonia e del piacere di ritrovarsi insieme tra soci di tutti i club e condividere tanti momenti del nostro tempo con amicizia e con l’obiettivo di fare del bene».
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