C’è il sostegno di Sua Altezza Serenissima Alberto II, principe di Monaco. C’è il supporto di Bono, cantante degli U2 e campione dei diritti umani, innamorato della Costa Azzurra, dove vive molti mesi all’anno nella sua casa a pochi metri dal mare di Eze, il paesino arroccato tra Nizza e Monaco. C’è il convinto appoggio della famiglia Ferrero di Alba (i signori della Nutella) e quello della nipote di Paul Ricard, il fondatore dell’impero Pastis, il liquore profumato all’anice, l’aperitivo francese per eccellenza. E, soprattutto, c’è la ferma volontà delle donne e degli uomini di Piemonte e Liguria, in Italia, dei francesi della maxi-regione PACA (Provenza, Alpi e Costa Azzurra), della Corsica e degli abitanti del Principato di Monaco.
Italia, Francia e Principato di Monaco si uniscono “tutti insieme appassionatamente” per sostenere la candidatura delle Alpi del Mediterraneo a Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco. Ѐ un sogno cullato da trent’anni, diventato progetto dieci anni fa e ufficializzato nel gennaio dello scorso anno con la firma del dossier finale. I tre Paesi sono schierati, uno di fianco all’altro, a sostegno della candidatura di un’area di straordinaria bellezza naturalistica ed eccezionale importanza geologica, e chiedono che venga ufficialmente dichiarato il valore storico, culturale e ambiente del primo parco transnazionale.
I rotariani di Italia e di Francia si sono fatti interpreti di questa richiesta e nel segno della tradizione internazionale rotariana hanno organizzato, sabato 6 aprile, nell’Auditorium del Casinò di Sanremo, il convegno “Il Rotary per le Alpi del Mediterraneo”, primo forum rotariano transfrontaliero di due distretti stranieri ma confinanti: il Distretto 2032 (Liguria e le province piemontesi di Alessandria, Asti e Cuneo) e Distretto 1730 (Provenza, Alpi, Costa Azzurra e Corsica).
Il Convegno ha promosso il partenariato italo-francese per il sostegno della candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco di parte del territorio compreso tra il Parco del Mercantour, il Parco delle Alpi Marittime, il Parco delle Alpi Liguri e che si estende a una vasta area marina, in cui rientra anche il Santuario dei Cetacei.
Mentre la politica crea tensioni tra i due Paesi, la voce del Rotary si alza pacata e costruttiva: condivisione dei valori e collaborazione per raggiungere il traguardo della dichiarazione di Patrimonio dell’Umanità hanno caratterizzato la giornata del Forum a Sanremo.
L’iniziativa del Rotary ha, infatti, assunto grande rilevanza in una fase decisiva dell’istruttoria da parte dell’Unesco. Anche se il Parco del Mediterraneo ha già superato le prime selezioni da parte delle commissioni che esaminano le candidature, l’Unesco non ha ancora detto l’ultima parola. Nell’attesa della sentenza definitiva nel prossimo mese di luglio, il sostegno corale e transfrontaliero dei rotariani di Italia e Francia è molto importante, perché evidenzia la piena sintonia tra gli Stati coinvolti nel progetto.
L’unione transfrontaliera, promossa dal Rotary, può davvero fare la differenza, perché l’esito non è affatto scontato. La proclamazione sarà annunciata a Baku, capitale dell’Azerbaigian, dove dal 30 giugno al 10 luglio si svolgerà la 43^ sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale. La scelta di Baku è spiegata dal fatto che, nel luglio dell’anno scorso, durante la 42^ sessione a Manama, nel Bahrain, il Comitato ha eletto presidente del Comitato Abulfaz Garayev, Ministro della Cultura dell’Azerbaigian. Vice Presidenti del Comitato sono stati eletti i rappresentanti di Brasile, Burkina Faso, Indonesia, Norvegia e Tunisia, mentre Mahani Taylor, australiana, è stata eletta relatrice. Il Comitato, composto anche da altri Paesi, dovrà valutare e decidere sulla candidatura di 42 siti di tutto il mondo, quindi il Parco del Mediterraneo dovrà vedersela con altri 41 pretendenti alla prestigiosa nomination di Patrimonio dell’umanità.
«I due Distretti Rotary transfrontalieri 1730 e 2032 – ha spiegato il Governatore italiano Gian Michele Gancia, docente di Tecnica delle costruzioni al Dipartimento di Architettura della scuola politecnica dell’Università di Genova – ritengono che a novanta giorni dalla decisione dell’Unesco sia stato utile dare vita al Forum delle Alpi del Mediterraneo, con lo scopo di raccogliere, di definire e di presentare alle rispettive istituzioni e comunità progetti finalizzati a risolvere problemi comuni ai rispettivi territori e resi più evidenti in questi anni di crisi. Il Forum è stato l’occasione per far sentire la voce del Rotary a favore di un territorio unico, che ha dato un seguito concreto alla Convenzione di collaborazione tra i Distretti 1730 e 2032, e ha creato un’occasione di incontro tra i numerosi club gemelli dei due Distretti». Parole condivise e rilanciate da Gérard Charlier de Vrainville, Governatore del Distretto 1730, secondo cui è fondamentale riconoscere l’eccezionalità mondiale di un territorio unico per flora, fauna e geologia.
Le Alpi del Mediterraneo sono costituite da un perimetro terrestre e marino discontinuo, formato da otto zone, tutte soggette a tutela, dotate di un formidabile valore geologico universale. L’insieme di quest’area rientra nel territorio di Italia, Francia e Principato di Monaco, per la parte marina. Il Parco delle Alpi del Mediterraneo unisce il Parco Europeo Alpi Marittime Mercantour, il Parco naturale Alpi Liguri, le zone Natura 2000 della Provincia di Imperia, il Département des Alpes-Maritimes e Monaco. Dall’universalità e dall’eccezionalità della geologia delle Alpi del Mediterraneo derivano una grande ricchezza e diversità di ambienti e paesaggi, che si estende su quasi 212.000 ettari.
Il riconoscimento Unesco di Patrimonio Mondiale dell’Umanità rappresenta un’importante risorsa socio-economica per tutto il territorio, perché permetterà di attrarre visitatori da ogni parte del mondo. Nell’intera area del Parco sarà, infatti, possibile sviluppare un turismo di alta qualità, che si muoverà nel rispetto della conservazione del patrimonio naturalistico. Il riconoscimento Unesco da un lato può accelerare e sviluppare l’economia locale, ma nello stesso tempo impegna i turisti e i residenti a garantire la protezione e l’integrità del carattere universale del sito nel lungo periodo.
«Il Parco rappresenta – hanno spiegato i due Governatori transfrontalieri Gancia e Charlier de Vrainville – un sistema geologico di grande importanza per lo studio della geodinamica terrestre che, in un raggio di soltanto 70 chilometri, collega i ghiacciai più meridionali delle Alpi agli abissi più profondi del Mediterraneo occidentale».
Le Alpi del Mediterraneo sono l’unico sito conosciuto nel mondo in cui si possono osservare le tracce di tre cicli geodinamici successivi su un periodo temporale lungo addirittura 400 milioni di anni. Il sito mostra la formazione di due catene montuose (Ercinica e Alpina) alle quali si è sovrapposta, intorno a 30 milioni di anni fa, il fenomeno tettonico dell’apertura del Mediterraneo occidentale. Questo fenomeno tettonico ha condotto alla frattura trasversale di una catena montuosa in formazione, le Alpi, e all’apertura di un bacino oceanico, il Mediterraneo occidentale.
La frattura trasversale del più grande massiccio montuoso europeo si mostra nel Parco in modo spettacolare con un dislivello continuo di circa 6 mila metri, che vanno dai 3.300 metri di altezza sul livello del mare delle cime montuose dei massicci dell’Argentera e del Mercantour ai fondali del Mediterraneo occidentale, che sprofondano a 2.500 metri sotto al livello del mare.
Il 60% del Parco del Mediterraneo si sviluppa sulla terraferma e il restante 40% in mare. Nell’area del Parco sono compresi quasi 80 comuni: fra le zone interessate ci sono aree significative del Parc national du Mercantour, dell’entroterra di Nizza e di Mentone, della Côte d’Azùr e del Principato di Monaco. Sul versante italiano sono interessati i Parchi delle Aree Protette delle Alpi Marittime, il Parco delle Alpi Liguri, i comuni delle valli piemontesi della Stura e del Tanaro e l’entroterra del Ponente ligure.
Molto ricco è stato il parterre dei relatori che si sono alternati sul palco del teatro del casinò. Dopo i saluti dei presidenti dei RC Sanremo Matteo de Villa e Sanremo Hanbury Sergio Maiga e del vicesindaco della città di Sanremo Caterina Pireri, sono intervenuti Laurence Navalesi, Consigliere Municipale di Nizza delegato alle Relazioni Transfrontaliere e Internazionali e la Rappresentante del Principato di Monaco Hélène El Missouri, responsabile Progetti della
Fondazione Prince Albert II de Monaco.
Hanno preso la parola Jean Pierre Colin, Consigliere Regionale incaricato del Turismo per la Regione Sud, Ferruccio Dardanello, Presidente Camera di Commercio di Cuneo e Amministratore Unico di EURO C.I.N. GEIE, Cyril Noirtin, Membro del Comitato di Collegamento ONG-UNESCO. La prima parte della mattinata è stata moderata da Giacomo Gaiotti, Sindaco di Valdieri (Cuneo) e Vice Presidente dell’Unione Montana Alpi del Mare. Al dibattito ha preso parte anche l’assessore della Regione Liguria Gianni Berrino, avvocato, che ha le deleghe Lavoro e Politiche attive dell’occupazione, Trasporti, Rapporti con le organizzazioni sindacali, Promozione turistica e Marketing territoriale, Organizzazione e Personale, Tutela dei consumatori.
Nel prosieguo delle relazioni sono intervenuti Giuseppe Canavese, Direttore Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime; Laurence Dalstein-Richier, Incaricata della Missione Ambiente, Gabinetto del Presidente, Consiglio Dipartimentale della Alpi Marittime; Fernand Blanchi, Sindaco di Valdeblore; Jean-Marc Lardeaux, Professore di Geologia all’Università di Nice-Sophia-Antipolis, Referente Scientifico del progetto di classificazione; Giuliano Maglio, Presidente del Parco Alpi Liguri; Paolo Salsotto, Presidente Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime. Moderatore è stato Philippe Tricetti, Past Governatore del Distretto 1730.
Il Past Governatore Roberto Xausa, coordinatore dell’immagine pubblica del Rotary per Italia, Spagna, Portogallo e Malta, ha inoltre sottolineato l’importanza di comunicare le iniziative dei rotariani.
In occasione del Forum è stata, infine, inaugurata la mostra itinerante “Alpi del Mediterraneo: il valore eccezionale di un territorio unico”.