I progetti di accoglienza di giovani selezionati per parlare di pace
– A cura di Giovanni Vaccaro
Nel corso degli anni recenti, il nostro Distretto si è distinto per favorire la partecipazione di brillanti giovani ai corsi annuali a Rondine, Cittadella della Pace, in sinergia con i rotariani toscani.
Nell’anno 2014/2015, ad esempio, due ragazzi, una palestinese e l’altro israeliano, selezionati dai tredici Governatori d’Italia, Malta e San Marino, hanno insieme frequentato il tradizionale corso, nei pressi di Arezzo, e hanno poi partecipato a Marsala al Rotary National Day, dedicato al Mediterraneo Unito e quindi a tutti i temi comuni ai Paesi che si affacciano su un mare ricco di storia e di scambi sociali ed economici. Si è dibattuto nell’ottobre 2014 sull’ancora attuale fenomeno migratorio, in un momento di passaggio tra l’Operazione Mare Nostrum e l’Operazione Frontex, tesa a coinvolgere tutti i Paesi europei nell’accoglienza ai meno fortunati, i quali continuano ancor oggi a sbarcare, soprattutto in Sicilia, nella speranza di un avvenire più roseo. Si è parlato allora anche della salute delle acque, della archeologia marina, dei rapporti commerciali, della pesca sicura e pacifica, in contemporanea con l’annuale Blu Sea Land di Mazara del Vallo, organizzato in sintonia con il Distretto della Pesca. I due ragazzi, dopo aver studiato insieme, guidati da illuminati formatori, sono tornati entusiasti nei loro due Paesi, permeati da sentimenti di fraternità. I lavori del Forum sono stati pubblicati con un apposito volume edito dalla Fondazione Sciascia, ancora a disposizione degli interessati.
Nel 2020/2021 Juliana Guevara, una giovane colombiana, grazie alla collaborazione tra i Distretti 2080 e 2110, ha frequentato la Cittadella della Pace e ha interloquito più volte via Zoom con tantissimi rotariani italiani, trasmettendo l’esperienza maturata in quel Centro divenuto ormai famoso in tutto il mondo.
Nel solco di questa tradizione, anche nel presente anno 2021/2022, auspici i due DG e i due DRFC, nonché i rotariani e operatori aretini, è stata richiesta una Sovvenzione Globale, affinché un altro giovane, accuratamente selezionato, possa arricchirsi sul piano culturale e morale insieme a tanti altri coetanei provenienti da tutte le parti del mondo. Quale il comune denominatore? Proprio la Pace e la Prevenzione dei Conflitti, una delle aree focus che consente di svolgere pregnanti azioni umanitarie, grazie ai fondi dei Club, dei Distretti e della Rotary Foundation. È auspicabile che il virtuoso percorso di pace prosegua.