Prevenire i comportamenti che possono danneggiare la dignità di una persona
– A cura di Lucia Baroni Marino
La campagna per la legalità non è solo un movimento d’opinione, ma soprattutto una formazione che parte dalle aule scolastiche. Su questo convincimento si è tenuta la prima edizione del premio “Felice Badolato – Un seme per la Legalità”, promosso dal primo Governatore del Distretto 2102 Calabria, Fernando Amendola. Al centro del progetto, dunque, gli ideali di giustizia, equità, rispetto, nonché i principi etici contro la violazione dei diritti umani. Da qui si evince la responsabilità a tutto campo degli operatori scolastici e di tutte le agenzie educative di cui la società dispone, per prevenire comportamenti di sopraffazione e di violenza che possano danneggiare, soprattutto in età giovanile, la dignità della persona. Ecco perché il Governatore Amendola ha ritenuto opportuno che ci fosse un’attività formativa, nella finalità di dare spazio ai diritti di eguaglianza, libertà, onestà, verità, lealtà e di ordine sociale, secondo i principi fondamentali del Codice Deontologico di Paul Harris. La tematica, così delicata, discussa nella Sala Convegni del President Hotel di Siderno, alla presenza del DGE Gianni Policastri e della famiglia Badolato, il giornalista Arcangelo e l’avvocato Leda, è stata condivisa dall’eminenti autorità rotariane e istituzionali presenti all’evento.
Primo fra tutti, il Procuratore di Locri, il Dott. Giuseppe Casciano, che nel prendere la parola ha apprezzato l’iniziativa del Governatore precitato, Fernando Amendola, di dare luogo alla profondità delle riflessioni che merita un argomento così complesso, quale appunto quello della legalità, ricordando fra l’altro la nobile figura dell’avvocato Badolato (già Governatore del Distretto 2100 per la Calabria e la Campania), che nel percorso della sua vita personale e professionale si è sempre battuto per gli ideali di giustizia. A seguire, l’intervento del prof. Paolo Falzea, che si è soffermato sui termini della “Cittadinanza consapevole”. Per i beni culturali, sia la Dott.ssa Marilisa Morrone, che ha parlato di recupero del territorio in termini di bellezza paesaggistica, sia il prof. Corrado Trombetta, che ha avvalorato la prospettiva della fruibilità territoriale all’insegna del valore estetico. A chiusura, le segnalazioni del Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che ha ribadito l’opportunità di cancellare le tracce dell’abusivismo edilizio, e le riflessioni del Giudice del Tribunale di Reggio Calabria, il Dott. Antonio Salcati, che ha usato un linguaggio di apprezzamento nei confronti del Festival dal tema “Diritto e Letteratura”, giunto alla settima edizione.
I ragazzi vincitori del concorso, suddiviso in tre sezioni, avranno l’opportunità di seguire una serie di workshop e di approfondire a largo raggio la sfera attinente ai principi della legalità.