La donazione a favore di famiglie di rifugiati afghani
«Siamo fuggiti da Herat per raggiungere Kabul e trovare posto su un aereo italiano che ci ha portato via dall’Afghanistan. Ora siamo qui, in Maremma, in attesa di essere trasferiti in un’altra località italiana». Lui (non facciamo il nome per motivi di sicurezza) è arrivato in Italia assieme alla moglie e a due figli, un maschietto di pochi mesi e una bambina che ora frequenta l’asilo «e si trova molto bene», come tiene a sottolineare il padre. Ad Herat era interprete per le ambasciate italiana e americana e la moglie studiava legge all’Università. «Quando sono arrivati i Talebani – confessa – abbiamo pensato di venire via, e così oggi siamo qui. In Afghanistan è rimasto il resto della nostra famiglia, e per loro siamo in pensiero».
La famiglia composta da quattro rifugiati politici afghani (due adulti e due bambini) è ospite di una struttura protetta nell’area di Scarlino, e ieri mattina il padre ha incontrato il Presidente del Rotary Club Grosseto, Marcello Pancrazi (andato anche in rappresentanza dei Club di Orbetello, Monte Argentario e Manciano-Sorano-Pitigliano) accompagnato da Giuliana Marmo della Croce Rossa Italiana, per ricevere pacchi di pannolini e latte in polvere di cui hanno necessità per il figlio più piccolo. Il Rotary di Grosseto si è mosso sulla base di un protocollo d’intesa fra il Rotary e lo Stato italiano, coordinandosi con il Prefetto di Grosseto, Dottoressa Paola Berardino, ed è stata la Croce Rossa a individuare i rifugiati che avevano necessità di supporto. «La Croce Rossa – ha spiegato la professoressa Giuliana Marmo – ha mappato delle presenze di rifugiati e profughi dall’Afghanistan nella nostra provincia e sono state individuate cinque strutture di accoglienza dove hanno trovato rifugio sette/otto famiglie, la maggior parte delle quali comunque è già stata trasferita altrove. Altrettante famiglie – ha precisato la professoressa Marmo citando dati della Prefettura – sono comunque attese per sostituirle». Da parte sua il Presidente Marcello Pancrazi ha precisato: «Questo è il primo di una serie di interventi umanitari del Rotary a sostegno di profughi e rifugiati politici ospiti nella nostra provincia, che si concretizzeranno nei prossimi mesi, sulla base delle segnalazioni della Prefettura».
Parlando con il Presidente del Rotary di Grosseto, il padre dei due bambini ha tenuto a precisare che i piccoli si trovano bene, e ha ringraziato anche a nome della moglie l’Italia che li ha accolti e la Maremma dove trovano attualmente rifugio. «Per ora non ho trovato un lavoro – ha spiegato – ma spero di averlo presto, magari nella nuova sede alla quale sarò destinato. E lo spera anche mia moglie. Comunque, grazie, grazie di cuore a tutti voi e, in questa circostanza particolarmente al Rotary e alla Croce Rossa». I pacchi donati dal Rotary, contenenti come abbiamo detto, latte in polvere e pannolini per il bambino, sono stati consegnati al personale della RSA Cottolengo di Scarlino, che provvederà a consegnarli e a distribuirli secondo la necessità. Questa RSA, realizzata nel 1973, ospita attualmente 17 anziani, quasi tutti della zona nord della provincia di Grosseto. Il personale ha accettato di buon grado l’incarico di occuparsi anche dei rifugiati afghani ospiti nell’area di Scarlino, e non senza evidenziare precauzioni e poca disponibilità a dare notizie, a causa della necessaria riservatezza che la condizione di rifugiati politici degli afghani di cui ha preso cura, sta svolgendo con professionalità il suo nuovo compito.