Si è celebrata a Lecce la XXXVIII edizione del Premio Internazionale Magna Grecia, nato per merito di Arialdo Tarsitano e di alcuni club rotary del meridione d’Italia negli anni Settanta, conosciuto negli ambienti scientifici internazionali per il suo alto valore culturale.
Il premio, patrimonio dei club delle regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, è divenuto uno strumento al servizio della collettività che si prefigge di valorizzare le risorse umane ed ambientali dei territori, notoriamente interessati da insediamenti di colonie greche.
La manifestazione, organizzata quest’anno dal Rotary Club Lecce Sud nei giorni 13, 14 e 15 settembre 2018, ha visto la presenza dei governatori dei Distretti 2100 e 2120 Salvatore Iovieno e Donato Donnoli, unitamente ai soci provenienti dai club di varie città dell’Italia meridionale, in un contesto di cultura, riflessioni, visite guidate e di performance artistiche.
Nella giornata di sabato il convegno è stato aperto dal coro de “I Cantori di Ippocrate” formato da medici e altri professionisti, che hanno eseguito gli inni in onore alle bandiere. Il delegato per la Puglia del premio Francesco Occhinegro, dopo il saluto rivolto alle Autorità e a tutti i presenti, ha sottolineato la nobile valenza dell’evento ricordando le intenzioni e i moniti del suo geniale fondatore Arialdo Tarsitano.
Il Presidente del premio Gianfranco Camisa ha sottolineato che la manifestazione non ha perso smalto e attrattiva nel tempo, ma è sempre più viva e vitale e si distingue per cultura e impegno rotariano. Nel suo intervento, il Governatore del Distretto 2100 Salvatore Iovieno, ha parlato di salvaguardia dei beni culturali della propria terra, attraverso la sensibilizzazione delle giovani generazioni, perché esse rappresentano l’ancora della ripresa economica e dello sviluppo sociale del territorio. Anche il Governatore del Distretto 2120 Donato Donnoli ha rimarcato l’importanza del premio per l’altissima valenza filantropica rotariana e per l’unicità del valore della cultura, il vero bene al mondo che non divide ma viene condiviso, “ispirando la mente e il cuore ad operare per la solidarietà”.
Molto attesa e seguita da tutti è stata la dotta illustrazione del tema della giornata, Mito e Scienza in Magna Grecia, tenuta dal prof. Francesco D’Andria, docente emerito di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana all’Università del Salento, nonché socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e insignito del Premio Magna Grecia dell’anno 2014. Noto a tutti per le attività di scavo e di restauro in Turchia nel sito di Hierapolis e per la scoperta del Santuario dell’Atena di Castro nel Salento, lo studioso ha avuto un ruolo centrale nella organizzazione di questa edizione del premio.
Il tema degli studi scientifici magno-greci è stato poi affrontato dal coordinatore del Comitato Scientifico prof. Mario Mello, che ha evidenziato l’origine ellenica della scienza ed ha tratteggiato la figura dello studioso premiato.
È intervenuto quindi il premiato di questa XXXVIII edizione Lucio Calcagnile, professore ordinario di Fisica applicata dell’Università del Salento e direttore del Centro di Datazione e Diagnostica CEDAD-Unisalento. La sua lectio magistralis sul tema “Il contributo dell’archeometria alla conoscenza delle civiltà di Magna Grecia” è stata attentamente seguita da tutti i partecipanti, sia per la ricchezza dei contenuti sia per la chiarezza comunicativa degli argomenti trattati, di assoluto valore scientifico. Il professore, attraverso lo studio rigoroso delle fonti storico-archeologiche, delle analisi scientifiche e delle datazioni dei reperti documentali, ha inteso dare un contributo inedito per un genere di studi che deve necessariamente coinvolgere in questi nuovi campi di ricerca il mondo dell’archeologia e della scienza. Tra gli applausi di tutti i presenti è stato consegnato al professor Calcagnile l’altorilievo in argento raffigurante un tempio greco ed un trireme (simbolo del Magna Grecia), opera del maestro Gerardo Sacco.
La tre giorni ha avuto un successo oltre ogni aspettativa e ha permesso ai partecipanti di vivere nei luoghi che testimoniano alcune delle antiche origini del Salento, come il Museo Diffuso di Cavallino e l’antica Castrum Minervae a Castro, dove si è svolto ance un tour del borgo per ammirare le bellezze paesaggistiche della costa salentina. Nel Museo del Castello Aragonese di questa graziosa cittadina si è potuta ammirare, tra le altre, la famosa statua della Minerva Troiana, di recente scoperta.
Anche la cena dell’amicizia, tenutasi nella serata di sabato, ha riservato piacevoli sorprese, con l’esibizione di pizzica del gruppo grecanico-salentino Asteria e la consegna a ciascun partecipante di una medaglia in bronzo raffigurante il volto dello Zeus di Ugento, preziosa opera del maestro Luigi De Mitri.
La domenica, dopo la celebrazione della messa dell’Arcivescovo di Lecce presso il Monastero delle Benedettine e la visita all’annesso museo, i convegnisti hanno effettuato un breve giro tra le chiese e i palazzi del centro storico per ammirare lo splendore dell’arte barocca leccese.
Il grande evento si è concluso con un arrivederci alla prossima edizione, che si terrà in Campania nei giorni 20, 21 e 22 settembre 2019, organizzata dal Rotary Club Nocera Inferiore-Sarno.
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