Il futuro della medicina, a distanza
– A cura di Licia Caprara
Una dotazione economica da 70.000 euro, 38 club partecipanti, 80 medici di medicina generale coinvolti nelle regioni del Distretto: sono i numeri della Telemedicina, uno dei progetti più rilevanti portati avanti durante l’annata, fortemente voluto dal Governatore Rossella Piccirilli, che ha offerto una sponda digitale al sistema salute in un momento nel quale l’assistenza a distanza è stata a dir poco preziosa.
Il progetto è finalizzato al monitoraggio a distanza dei malati Covid paucisitontomatici o asintomatici in isolamento nel proprio domicilio. È stata offerta, quindi, un’importante opportunità di assistenza territoriale, utile ad alleggerire la pressione sui Pronto Soccorso e sugli ospedali in generale. È stato così possibile evitare o anticipare il ricovero a seconda delle condizioni dei pazienti, da sottoporre a un’attenta e costante osservazione medica in quanto una delle caratteristiche del virus è quella di causare un deterioramento clinico inaspettato e rapido. In pratica, sono stati monitorati parametri vitali quali saturazione, temperatura corporea e pressione attraverso saturimetri analogici e Bluetooth e monitor multiparametrici, i cui valori sono poi trasmessi attraverso un’app a una piattaforma informatica alla quale hanno accesso i medici di medicina generale.
Il progetto, dunque, si colloca nell’ambito della medicina territoriale, settore che ha sofferto negli anni, un po’ ovunque, di carenza di investimenti, in termini organizzativi, di risorse umane e innovazione tecnologica. E in un momento nel quale era pressante la richiesta generalizzata a non affollare i Pronto Soccorso aggravando la pressione sugli ospedali, la telemedicina ha offerto una risposta efficace e improntata all’appropriatezza, principio fondamentale nella moderna cultura sanitaria: sono stati, infatti, evitati i ricoveri inutili e lasciati al comfort della propria abitazione i malati per i quali era adeguato un regime assistenziale a bassa intensità. Al tempo stesso la rilevazione costante dei parametri fondamentali ha consentito di prevenire l’aggravamento di pazienti con un quadro clinico maggiormente compromesso, e sottoposti a ricovero rapidamente, evitando un aggravamento.
Il Governatore ha creduto molto nell’iniziativa, che ha avuto il sostegno della Rotary Foundation e ha coinvolto attivamente i club nell’individuazione dei medici di medicina generale da coinvolgere.
Ma il progetto guarda a un orizzonte temporale ben più lontano della pandemia, non destinata a durare per sempre, e si renderà sostenibile in futuro trovando analoga ed efficace applicazione nell’assistenza ai malati cronici, che hanno necessità di trattamenti di lungo periodo e di essere monitorati per evitare riacutizzazioni della patologia e ripetuti ricoveri. Con la telemedicina possono essere garantiti i controlli senza far spostare il paziente, come recita anche un recente documento stilato in proposito dall’Istituto Superiore di Sanità, che guarda con particolare attenzione ai pazienti che risiedono nell’entroterra e hanno più difficoltà a raggiungere le strutture ospedaliere.
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