Lo scorso novembre si è tenuto il Seminario Rotary Foundation del Distretto 2042 presso i Mulini Marzoli di Busto Arsizio: un tempo luogo di impresa e di lavoro, oggi meraviglioso esempio di archeologia industriale.
Il Seminario ha rappresentato certamente un momento di celebrazione, ma ha anche favorito la riflessione e rappresentato l’occasione per ricordarci qual è l’unico e vero obiettivo della nostra Fondazione, obiettivo rispetto al quale ogni remora o perplessità manifestano tutto il loro limite, la loro inopportunità e la loro inadeguatezza.
La prima parte del Seminario del 2042, aperto dal Governatore Roberto Dotti, ha posto l’attenzione su quella che è una delle sei aree focus del nostro impegno, ma che rappresenta, tuttavia, anche l’obiettivo finale di ciascuna delle altre 5 aree focus: la pace.
Il Seminario, nell’anno del centenario dell’inutile strage, ha avuto per tema la promozione della pace e l’esposizione dell’argomento è avvenuta attraverso contributi e testimonianze estremamente concrete di profilo nazionale e internazionale.
La giornata di lavori è iniziata con le considerazioni di Alberto Ganna, DRFC del Distretto, che ha illustrato l’ultimo report del Global Peace Index, realizzato annualmente dall’Institute for Economics and Peace di Sidney, organizzazione che si occupa di monitorare le dinamiche di conflitto in ogni angolo del mondo, valido strumento per la nostra azione di servizio: nelle aree più disagiate, costruire un pozzo in un luogo o nelle zone limitrofe può favorire la pace o creare un conflitto.
Di estremo interesse l’intervento di Bryn Styles, responsabile mondiale dei Centri della Pace della Fondazione, che ha aggiornato i presenti sullo sviluppo dell’importante programma della Fondazione, complimentandosi con il Distretto 2042 per la vivace attività in tema di Borse della Pace.
È stato quindi il turno della prof.ssa Alessandra Gaetani che ha approfondito il tema della pace come mito, mettendo a confronto le tre religioni monoteiste.
Elisabeth Lamberti ha parlato approfonditamente dei Centri della Pace e dei programmi che la Rotary Foundation segue: «Ogni anno sovvenzioniamo 50 master e 50 certificati professionali in 6 centri sparsi sul globo. In totale abbiamo promosso 1100 alumni, di cui ben l’88% oggi lavora nel settore della pace. Per il futuro c’è il progetto di creare entro il 2030 altri 4 centri della pace in altrettanti Paesi poveri, quindi in posti più vicini alle situazioni problematiche che andiamo a combattere».
Il Seminario ha previsto anche un collegamento in diretta con Tokyo ove il dott. Catino, borsista presso il Centro della Pace della Christian University di Tokyo, ha lanciato messaggi di alto valore: «La pace è l’assenza di violenza, è lotta alla discriminazione e richiede l’impegno di tutti, un approccio globale per prevenire la violenza. La pace non è assenza di conflitti ma è un progetto che riguarda la giustizia e la sostenibilità».
Quindi si è sviluppata una tavola rotonda coordinata da un ex borsista della pace, la dott.ssa Silvia Fontana, nel corso della quale gli intervenuti hanno avuto modo di illustrare ai presenti il progetto Winter School, un progetto del Distretto 2042 che vedrà il confronto tra studenti italiani e mediorientali presso l’Università dell’Insubria e presso atenei israeliani: uno scambio culturale che si pone come obiettivo la reciproca comprensione.
La seconda parte del Seminario ha rappresentato da un lato un momento di sintesi dell’attività del Distretto sul fronte della Fondazione, dall’altro un analitico approfondimento, a cura di Alberto Barzanò, sulla reputazione di cui la Rotary Foundation gode. Barzanò si è avvalso dei benchmark delle principali agenzie di rating specializzate in charities, e il dato che più salta all’occhio è la percentuale di “bene” che si ottiene con una donazione: una donazione al Rotary consuma solo l’8% in costi e spese varie, a differenza di altre autorevoli charities.
Il PDG Cardani ha aggiornato il pubblico sullo stato della campagna Global Polio Eradication: siamo alla fase finale, la più complessa, e non possiamo tradire i nostri partner e le aspettative di chi attende il nostro impegno. La campagna ha salvato milioni di bimbi dal giogo della poliomielite e oltre a ciò i centri allestiti in funzione della campagna in alcuni casi rappresentano oggi l’unico presidio sanitario per alcune zone del mondo.
Il Seminario, di livello estremamente elevato, si è concluso con un evento altrettanto rilevante, ovvero l’attribuzione della qualifica di Major Donor di secondo livello a due rotariani novelli sposi: Filippo Arcioni e Roberta Peverelli hanno celebrato il loro matrimonio con una generosa donazione al Fondo Polio, coinvolgendo parenti e amici. Un esempio da imitare!