Si è concluso il service internazionale a favore dei bambini dell’Ospedale Penna in Argentina
– A cura di Tullio Vernazza
Giovedì 24 ottobre la conviviale del Rotary Club Genova Est è stata dedicata alla conclusione del service internazionale GG 1990802 “Aiuto alla nascita e al recupero di bambini problematici presso l’Ospedale Penna di Bahia Blanca – Argentina” progetto proposto e finanziato dai Rotary Club Genova Est e Bahia Blanca Norte. Attraverso una connessione con Zoom, i rotariani del Genova Est hanno partecipato alla consegna ufficiale dei dispositivi acquistati per l’ospedale e all’apposizione di una targa commemorativa a ricordo di questo service.
Alla cerimonia hanno partecipato rotariani dei due Club e medici dell’ospedale; in particolare, si può segnalare la partecipazione del PDG del Distretto 4921 Javier Holowiniec, del Governatore del Distretto 4921 Maria Inés Legorburu e del PDG del Distretto 2032 Ines Guatelli. Nel corso del collegamento i Presidenti dei due Rotary Club (Federico Cattanei e Jorge Moyano) hanno comunicata l’intenzione di istituire un gemellaggio tra i due Club.
Uno degli obiettivi principali di tale gemellaggio è lo Scambio Giovani, particolarmente rilevante in considerazione della percentuale elevata di ascendenti italiani nella popolazione argentina. Lo Scambio Giovani potrebbe consentire a molti ragazzi di conoscere le proprie radici e la terra di provenienza della loro famiglia.
Riportiamo di seguito una breve descrizione del service realizzato e delle motivazioni che hanno portato a esso. Nell’Ospedale interzonale Generale Dr. José Penna di Bahia Blanca si verificano circa 2.700 nascite all’anno; altri bambini vengono qui ricoverati, dopo essere nati in altri ospedali che non hanno la stessa assistenza qualificata dell’Ospedale Penna. Il progetto è nato dalla constatazione che sta aumentando il numero dei bambini che hanno problemi alla nascita. Il progresso della medicina consente di dare possibilità di vita anche a neonati che qualche anno fa non sarebbero sopravvissuti, ma è frequente che in queste situazioni si verifichino danni cerebrali che poi condizionano la vita del bambino. Da qui la decisione di cercare di fare qualcosa di specifico orientato ad affrontare questo problema.
Sono stati individuati tre punti critici nel processo di nascita e nelle successive fasi di assistenza ai neonati, che potevano essere migliorati con un’attenzione specifica e con attrezzature che potessero aiutare i medici e gli operatori del settore:
- il momento della nascita: la prevenzione degli eventi che causano la disabilità è un criterio fondamentale, per cui serve lavorare sempre con l’obiettivo di ridurre al massimo possibile queste situazioni;
- la verifica delle condizioni del bambino: fatta potenziando gli strumenti diagnostici; in particolare è importante eseguire test di elettroencefalografia di alto livello;
- la riabilitazione ospedaliera: molti bambini che hanno avuto problemi al momento della nascita presentano successivamente problemi di sviluppo; la disponibilità di una Sala di Stimolazione Multisensoriale può rendere più efficaci gli interventi di riabilitazione a favore di questi bambini con carenze e/o disabilità.
L’acquisizione di nuove apparecchiature comporta, inevitabilmente, la necessità di prevedere la formazione del team che dovrà utilizzarla. Oltre all’acquisto di apparecchiature il progetto, quindi, ha previsto una formazione (specie sulla utilizzazione della Sala di Stimolazione Multisensoriale) da realizzarsi con la collaborazione dell’Istituto Gaslini di Genova. Il progetto prevedeva due VTT, la prima effettuata dai medici dell’Ospedale Penna in Italia per conoscere le tecniche utilizzate presso l’Istituto Gaslini, e una seconda effettuata da medici italiani che avrebbero dovuto recarsi presso l’Ospedale Penna per l’avviamento della Sala. Il progetto è stato finanziato dai RC Genova Est e Bahia Blanca, dai Distretti 2032 e 4391 e da Rotary Foundation per una cifra di poco superiore a 70.000 dollari.
La prima VTT è stata effettuata con successo nel gennaio del 2020; purtroppo l’insorgere della pandemia ha costretto a cancellare la seconda e a ritardare di molto la realizzazione della Sala di Stimolazione Multisensoriale.