– a cura di Giuseppe Navarini, Governatore Distretto 2042
Da circa un mese stiamo vivendo un’emergenza sanitaria che non ha precedenti: per la prima volta ci sentiamo isolati, trattati come paria e untori dai nostri stessi connazionali e dagli abitanti degli altri Paesi.
Viviamo il terrore del contagio da Coronavirus, ennesima manifestazione di comprensibili paure umane che da sempre vanno oltre il dato fisico e scientifico, sconfinando nel campo sociale e psicologico, anche perché sentiamo il peso dell’incertezza di cosa possa accaderci e di quando tutto ciò possa avere fine.
Per contrastare questa emergenza sono arrivate le ordinanze delle autorità governative e regionali, le raccomandazioni delle organizzazioni sanitarie, i provvedimenti delle varie pubbliche amministrazioni: ci sono state indicate, in particolare, le misure preventive messe in campo per evitare l’espandersi dell’epidemia e, tra queste, quelle che hanno imposto il divieto di assembramenti di persone in manifestazioni pubbliche e private, con la conseguenza del necessario fermo di tutte le attività rotariane, incluse le riunioni di club, che siano esse operative o conviviali, cui abbiamo prontamente ottemperato.
Ebbene, penso che come rotariani dobbiamo cogliere questo difficile momento per farne tesoro e auspico che questa situazione costituisca un momento di riflessione per tutti noi e per i nostri club.
Diamo allora giusta importanza e priorità alla nostra capacità di mantenere tra di noi i più vivi contatti per saper coltivare l’amicizia rotariana e il nostro servire attraverso la tecnologia! Possiamo, ad esempio, organizzare i nostri consigli direttivi e le conviviali in video conferenza, così da poter proseguire con rinnovato entusiasmo quel percorso che abbiamo iniziato a luglio che ci deve portare – nonostante questa emergenza – a traghettare i vari club ai nostri successori più motivati e attivi che mai, avendo di mira l’unico vero obiettivo e, cioè, l’eccellenza del servizio rotariano.
Tra le raccomandazioni che ci vengono quotidianamente date, ve ne è una importantissima, quella di lavarci le mani con frequenza: basti pensare che il corretto lavaggio delle mani con acqua e sapone può ridurre i casi di contagio da molte malattie presenti nelle zone povere del nostro pianeta e ce ne rendiamo conto anche noi, oggi, alle prese con il contagio del Covid-19, che ha colpito anche i nostri ricchi ed evoluti territori.
Leggi l’approfondimento “Covid-19 Emergency”.
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